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mercoledì 18 aprile 2012
Liberalizzazioni, emendamenti D'Ambrosio «improponibili» e salta anche il "rattoppo" del governo
Sono «improponibili» i nove emendamenti al dl sulle commissioni bancarie (ma in realtà diretti a ritoccare alcuni passaggi del decreto liberalizzazioni) presentati venerdì scorso in commissione Industria dal senatore Pdl e vicepresidente della Fofi Luigi D'Ambrosio Lettieri (foto). A decretarlo è stato ieri lo stesso gruppo di lavoro di Palazzo Madama, con una decisione che ora complica la strada anche all'emendamento governativo anticipato da Balduzzi nell'incontro con Federfarma di due settimane fa. Come si ricorderà, il Ministro aveva annunciato l'intenzione di intervenire sul famigerato comma 17 (quello sui 65 anni per la direzione della farmacia) con un "rattoppo" legislativo che ne avrebbe rimandato l'applicazione di tre anni ed escluso i rurali sussidiati. Non solo: il provvedimento, da agganciare alla legge di conversione del decreto sulle banche, avrebbe anche fornito chiarimenti sul comma 1 (pianta organica), sancendo per le farmacie già esistenti la libertà di spostarsi su tutto il territorio comunale, senza i limiti delle vecchie sedi e previa autorizzazione del sindaco.
Per condurre in porto l'emendamento evitando "assalti alla diligenza" nelle commissioni, il Governo si era ripromesso di presentare il testo direttamente in aula con un blitz preparato con cura, sul quale secondo alcune fonti s'era anche raggiunta un'intesa con i gruppi di maggioranza. L'iniziativa di D'Ambrosio Lettieri, invece, ha scompaginato le carte: perché i nove emendamenti vanno a toccare ben più di quello che il Governo avrebbe voluto correggere e perché il putiferio scatenato da parafarmacie e Pd sulle proposte del vicepresidente Fofi hanno rotto la quiete nella quale l'esecutivo avrebbe voluto muoversi. Impossibile quindi ammettere quegli emendamenti, che se accettati avrebbero invitato altri senatori a seguire l'onda. Rigettarli perché "fuori tema" rispetto al disegno di legge, che tratta di banche, ha però chiuso le porte anche al testo che il Governo avrebbe dovuto presentare nei prossimi giorni.
E ha dato indirettamente argomenti agli "avversari" della farmacia per accusare di inaffidabilità i titolari.
E ora? Di certo il treno del dl sulle commissioni bancarie è perso per sempre. E il Governo ha perso gran parte della voglia che aveva di ritoccare il decreto liberalizzazioni. Tanto che se un altro emendamento si farà, approfittando di qualche altro passaggio legislativo, sarà solo per i 65 anni. Si vedrà. Intanto l'Enpaf potrebbe accelerare sull'innalzamento a 68 anni dell'età pensionabile, con opzione a 70 anni in base all'aspettativa di vita.
Fonte: Farmacista33
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