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mercoledì 18 aprile 2012

Lazio. All'Idi di Roma un convegno sulla Sensibilità chimica multipla (Mcs). Un male invisibile

Molti pazienti presentano sintomi per i quali non può essere fatta una diagnosi certa. In questi casi la condizione di salute precaria dipende da fattori ambientali e nutrizionali. Di questo tema controverso se ne discuterà il prossimo 19 aprile in un convegno promosso dall’Idi di Roma.18 APR - Secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca Idi Irccs, il 15-20% dei pazienti dermatologici visitati presso l’Idi presentano sintomi per i quali non può essere fatta una diagnosi certa. Nella quasi totalità di questi casi la condizione di salute precaria deriva da avversi fattori ambientali e nutrizionali, inclusi i nuovi inquinanti e bio-materiali, implicati in nuove sinergie nello scatenamento o nell’aggravamento della sintomatologia. Un modello paradigmatico di tutto questo è la Sensibilità chimica multipla (Mcs), un argomento dibattuto e controverso sul quale si tenterà di far luce in un convegno, il prossimo 19 aprile, presso l’Idi di Roma.

Se negli Usa il tema Mcs ha già un riscontro scientifico definito, con frequenze stimate nella popolazione generale del 15%, in Europa siamo agli albori di una nuova cultura.
La ricerca basata sul modello della sensibilità chimica multipla (Mcs) sembra indicare nuove soluzioni in medicina e tossicologia ambientale, avvalendosi dei moderni percorsi integrati di diagnostica genomica, epigenomica e metabolomica, con un’applicabilità potenzialmente più vasta in medicina generale e dermatologia in particolare.

Con questi strumenti, e rispettando le regole della medicina basata sull’evidenza, il medico di base e lo specialista sapranno meglio riconoscere ed affrontare le nuove malattie ambientali. La risposta diagnostico terapeutica alla Mcs e alle condizioni correlate potrà contribuire a ridurre le prescrizioni inappropriate, spostando l’attenzione clinica dall’analisi meticolosa di tutti i possibili fattori di intolleranza, costosa e inevitabilmente inadeguata, sulla capacità individuale di reazione agli stressori ambientali.

L’Idi Irccs, infine, presenterà nel corso del convegno, il servizio sperimentale ‘Bilara’ (BILAncio Radicalico e Antiossidante) che rappresenta per la sanità italiana un punto di eccellenza in tema di diagnostica specialistica.
Attraverso un semplice prelievo di sangue sarà possibile, infatti, misurare un’innovativa serie di parametri che descrivono a livello cutaneo e generale dell’organismo, in maniera individualizzata, lo stato nutrizionale (vitamine, potenziale energetico cellulare) la capacità antiossidante e detossificante, e le difese immunologiche primarie note come “radicali liberi”.
Fonte: quotidianosanità

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